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La crema al mascarpone perfetta

Crema al mascarpone

Problemi con il menù di capodanno? Beh, c’è solo una cosa importante da sapere: come condire panettoni e pandori nel modo migliore. E allora, assaggiate la crema al mascarpone che hanno rappato per voi Mc Chef & Dj Cook. Una ricetta speciale, una preparazione che non può mancare alla fine della vostra cena. Ed è anche facile da imparare: munitevi di uno stereo potente e mettete il loop la nostra XMAS-carpone. Seguite le parole di Mc Chef per la preparazione e lasciatevi andare alla melodia di Dj Cook per vivere il giusto spirito festaiolo che solo le Ricette Rap vi regalano. Yo!

Ditalini all’amatriciana addolcita

Cipolla tagliata fine, pochissimo peperoncino, ma soprattutto una mantecata finale con della buona crescenza. In questo caso, Mc Chef & Dj Cook hanno provato con quella di capra Mauri. I ditalini all’amatriciana addolcita sono un primo piatto davvero cool e che saprà stupire i vostri invitati dell’ultimo momento. Già, perché a prepararli ci vuole un attimo: il tempo della cottura, 10-12 minuti. Basta organizzarsi bene.Ditalini Mauri

Ecco come procedere: 1, mettere a bollire l’acqua salata per la pasta. 2, tagliare con un coltello affilato dei cubetti di pancetta affumicata, piccoli piccoli. 3, scaldare una padella con due cucchiai d’olio e mezzo peperoncino secco. 4, aggiungere la pancetta. 5, tritare mezza cipolla al mixer e aggiungere nella padella dove la pancetta si sarà rosolata. 6, buttate la pasta. 7, aggiungete della polpa fine di pomodoro a cipolla e pancetta (un mezzo barattolo) e fate cuocere a fuoco vivo. 8, scolate la pasta e aggiungetela alla padella del sugo e fate saltare.  9, aggiungete metà crescenza di capra a fuoco spento e un pugno di pecorino e amalgamate bene. 10, servite, è alla temperatura perfetta!

Carpaccio di cetriolo

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C’era una volta un cetriolo che da grande voleva diventare qualcuno, magari una ricetta di alta cucina…
Allora studiò il francese, e un bel giorno scoprì la parola cruditè. E fu in quel momento che capì qual’era la sua vera vocazione, non quella di finire in un barattolo insieme agli altri sottaceti, ma diventare un piatto per palati più raffinati.

Ed è così che vogliamo ricordarlo:

Affettato in rotelle sottili, adagiato su un piatto da portata, condito con olio, scaglie di grana e qualche cubetto di zenzero. Sopra a tutto un pizzico di sale e una decorazione di sciroppo di aceto balsamico.

Morale della favola: meglio un carpaccio oggi che un sottaceto domani!

Marmellata di pomodori verdi

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Un tocco di classe ogni tanto non guasta! il klan si mette i guanti e il grembiule per preparare una leccornia che ci accompagnerà tutto l’anno a partire dall’autunno.

IMG_6699A fine stagione può capitare di avere nell’orto della nonna ancora tanti pomodori e pomodorini che non hanno completato la maturazione o non sono diventati del tutto rossi, allora cosa vogliamo farne?

Prima di andare a raccogliere funghi e castagne il klan decide di dilettarsi con la preparazione di questa speciale confettura.

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Gli ingredienti che servono per prepararla sono semplicemente:

  • 1kg di pomodori
  • 500 gr di zucchero
  • 1 limone

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Per la preparazione:

Lavare e tagliare a pezzettini tutti i pomodori, metterli in una pentola capiente insieme allo zucchero e al succo di limone. Mescolare e lasciare riposare il composto per 3-4 ore.

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Quando il contenuto inizierà a bollire, lasciarlo cuocere a fuoco lento per 15-20 minuti, dopo di che si può iniziare a imbarattolare quando la conserva è ancora calda.

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Questa è la fase più delicata:

chiudere bene i barattoli controllando che non ci siano impurità nella capsula; riporli nella pentola e far bollire per almeno mezz’ora per essere sicuri che il contenuto sia sterile. Se il tappo fa “clak” consumare fresco oppure rifare la procedura.

La maniera più gustosa per assaporare questa marmellata “inusuale” è sicuramente accompagnando del formaggio dolce tipo provolone, ma all’occasione va benissimo anche per farci una crostata, a voi la scelta!

Fagottella party!!

fagottellaEsiste una setta, dedita a festini a base di un particolare panzerotto…
La fagottella party!!

Si narra che il mastro cerimoniere tanti anni fa fondò questa setta per puro diletto, cucinando per i suoi commensali su una terrazza con un fornello da campeggio, e il resto è storia!!

Ci siamo infiltrati ad uno di questi rituali culinari e possiamo raccontarvi quello che abbiamo visto: come una catena di montaggio, alcuni illustri invitati si dedicavano alla preparazione delle fagottelle, mentre un addetto al fornello curava un pentolino pieno di olio per frittura, controllava costantemente la temperatura, e friggeva a puntino queste delizie.

Vediamo più nel dettaglio di che si tratta:
B 100_6620La vera fagottella traditional è fatta sostanzialmente come uno gnocco fritto, ovvero ricavata da un dischetto o salamino di pasta di pane schiacciato con il pollice al centro. Una volta immersa nell’olio bollente la parte schiacciata si gonfierà magicamente, e nella bolla d’aria creatasi, il nostro master chef usava una calza da cucina per riempirla di formaggio cremoso tipo crescenza. Giusto un pizzico di sale ed è pronta per essere servita…. E potete immaginarvi il risultato e gli effetti di dipendenza che si prova dopo che se ne assaggia una!

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(Tipico effetto di dipendenza che crea la fagottella)

Col passare degli anni la ricetta si tramandò solo per via orale (e come se no?)
e il rituale si continua a celebrare nelle notti di luna piena. Mc Chef (a cui sono stati cavati gli occhi per aver visto il procedimento), ha assistito alla celebrazione di questa funzione mangereccia, e insieme al suo amico Rookie (a cui sono state tagliate le dita per non poterle riprodurre) ha provato a farle in versione moderna, ovvero ripiene di mozzarella da pizza e pancetta affumicata a cubetti.
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IMG_6188Come da tradizione, è stato allestito un banchetto all’aperto e mentre scorrevano litri di diabolico vino rosso, lo stereo cacciava un’accattivante colonna sonora, ovviamente hip-hop.

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IMG_6208Man mano che il plenilunio si avvicinava, il rituale veniva compiuto, e una cosa come 2 kg e mezzo di pasta di pane venivano impastati e cucinati per circa 20 persone. 

Il nefasto banchetto fu accompagnato da salumi stagionati e formaggio serviti su un tagliere.

Una volta fritte e scolate le diaboliche fagottelle, tutti ne chiesero il bis, incuranti della temperatura mortale.

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Ringraziamo in fine il nostro master chef per averci insegnato la golosa ricetta, e assicuriamo un posto nel girone dei dannati a tutti quelli che tenteranno di riprodurla!!

Maccheroncini di Campofilone

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5Campofilone_marche7953618_3a2cba7c72_oDetti anche “Li maccheroncini de Campofilò” sono una specialità marchigiana per la quale questo borgo medioevale sui colli ha ricevuto l’esclusiva originalità IGP: gli autentici Maccheroncini di Campofilone (Fm), sono riconosciuti dalla Regione Marche come prodotto tipico-tradizionale e possono essere prodotti soltanto nel comune di Campofilone 🙂

 

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Il nostro Klan è sempre alla scoperta di nuove e ghiotte ricette, e quest’estate si è sparato un tour per le sagre, da cui porta quest’esperienza indimenticabile (anche perchè nelle marche spesso il vino è gratis o illimitato!)

14_MACCHERONCINI-DI-CAMPOFILONE-AL-RAGU_17_0Allora intanto il nome: pur chiamandosi “maccheroncini” sono dei finissimi spaghetti alla chitarra, ovvero a sezione quadrata, ricavati da un telaio che serve per fare degli spaghetti o tagliatelle perfette o a mano con un coltello e la precisione di un ninja. L’altra particolarità, è che alle sagre capiterà di vederli condire al momento su una tavoletta di legno, questo per evitare che i delicatissimi maccheroncini di pasta all’uovo si rompano, ma anche per assorbire in fretta il sugo. Altra particolarità di questa meravigliosa pasta, è che essendo così sottile, richiede solo 2 minuti di cottura!!

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Gli ingredienti per prepararli in casa sono gli stessi di una normale pasta all’uovo, con la differenza che non andrà aggiunta acqua, ma il doppio della normale dose di uova, il rapporto è 10 uova per ogni kg, ingrediente che conferirà allo spaghetto elasticità e porosità.
Per quanto riguarda il condimento, sicuramente la morte sua è il ragù, ma possono essere gustati anche con pesce, selvaggina o funghi.

Vuole la tradizione che una ragazza non poteva maritarsi se non sapeva stendere la pasta sfoglia…. quindi care fly girls datevi da fare!!!

Baccalà alla crema

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Tutti in già in bermuda e infradito? il klan parte per il Portogallo e raccomanda una specialità locale da provare assolutamente!! Per i ritardatari e tutti quelli che perderanno l’aereo, vogliamo dare qualche dritta su come preparare il vero baccalà alla portoghese e salvare almeno il palato….

Questo merluzzo stagionato sotto sale va fatto riposare per 24 ore in ammollo nel latte per ammorbidirlo, adesso vediamo come si preparano gli altri ingredienti:
(per 4 persone)

  • 4 pezzi di merluzzo
  • 1 lt di latte
  • 1 cipolla
  • 1/2 lt di besciamella
  • 1/2 lt di panna da cucina
  • 1 kg di patate
  • noce moscata
  • formaggio grattugiato
  • 2 cucchiai di farina
  • sale
  • olio
  • pepe nero a volontà

Far rosolare le patate in fettine sottili nella cipolla, saltare insieme il baccalà e iniziare la preparazione della crema con il latte, la farina, la panna e la besciamella, bisogna farle ritirare finchè non sia diventata una bella crema densa, dopodichè salare e mettere tutto in una teglia capiente con uno strato di formaggio grattugiato sopra, e completare la cottura in forno a 180° per mezz’ora.

Infine decorare con il pepe e la noce moscata per un aspetto più aggressivo!

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Seppia speziata in pastella dorata

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Il tour estivo attraverso le località di mare ci ha regalato un bagaglio di segreti culinari tutti nuovi. Noi, insieme al nostro Klan, abbiamo deciso di sperimentare alcuni di questi trucchetti in un piatto che sa di estate: il mitico fritto di seppie. Ma non è una frittura come le altre. La pastella che abbiamo creato è davvero cool.IMG_1686

E adesso vi spieghiamo come fare. Per prima cosa i quantitativi: per una bella frittura per una famiglia intera vi consigliamo di prendere dal pescivendolo sei belle seppie pulite.
Poi serve la farina bianca 00, acqua gasata fredda gelata, sale, spezie (menta secca, cumino in polvere, semi di papavero, curry), sale, olio di semi (un litro), un uovo.
Si comincia preparando le seppie, tagliandole a strisce sottili. Poi mettetele in frigo, bene al fresco. Poi mettete l’olio a scaldare (fino a 180°) e nel frattempo preparate la pastella, che deve essere ben fredda.

IMG_1684Si prepara con 200 ml di acqua gassata, 150 gr di farina 00, un tuorlo d’uovo, un pizzico di sale e le spezie. Si procede prima amalgamando con una frusta la farina nell’acqua, poi, continuando a mescolare, aggiungendo le spezie, il tuorlo e un pizzico di sale. IMG_1689Quando il composto sarà fluido ma non colloso sarà pronto. Non vi resterà che intingerci una a una le strisce di seppie e poi buttarle nell’olio bollente fino a doratura. Servite con un’insalatina fresca e vedrete che esplosione di sapore! Yo!



Gnocchetti con pesto alla menta

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I raga del Klan non ci stanno già più dento
col caldo e chiedono qualcosa di fresco… estivo!!

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Allora perchè invece che ammazzarsi tutte le sere
di cocktail non gli facciamo un piatto che sa di mojito?

 

 

 

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Certo, allora sorprendiamoli con gli effetti speciali!!
ecco cosa vi serve:

  • Un buon ciuffo di menta fresca
  • Due spicchi d’aglio
  • Una manciata di pinoli
  • Grana grattucciato
  • Olio
  • Una spruzzata di lime

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Come si prepara: i più fighi della crew avranno già le skills necessarie per preparare degli ottimi gnocchetti o chicche di patate, per tutti gli altri consigliamo un erasmus in Romagna, oppure una buona vaschetta di gnocchi freschi al bancone della gastronimia.
Sempre aproposito di skills e doti nascoste, se avete un vecchio mortaio di bronzo o pietra, è l’ora di rispolverarlo! Certo, la preparazione sarà più laboriosa, ma regala anche molti punti di autostima! Se proprio avete deciso di essere pigri, almeno recuperate un mixer (non quello che suona, ma quello che frulla!) unite tutti gli ingredienti e mixate tutto con una buona colonna sonora (ecchettelodicoaffare!) se serve aggiungete dell’acqua nel composto per far si che le lame tritino tutto bene (ancora respect per chi userà il mortaio!)

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La Schnitzel non è la cotoletta ma ci piace

Ai rapper metropolitani piace fare scambi culturali con i paesi stranieri. Per questo motivo Mc Chef & Dj Cook hanno pensato bene di accettare l’invito del Ministero degli Esteri austriaco per il Festival internazionale della Schnitzel, la cotoletta impanata di origine viennese. Proprio qui, tra una birra e un würstel, un würstel e una birra, hanno carpito tutti i segreti per cucinare nel modo migliore la vera Schnitzel. E ora ve li sveliamo tutti!

Schnitzel

Per prima cosa è bene sapere che ci sono sostanziali differenze tra la Wiener Schnitzel e la cotoletta alla milanese. La carne è la stessa, il vitello, ma per quella viennese si prende della polpa senza ossa, la si taglia fine e la si allarga a dismisura con il batticarne. Questa operazione, oltre a rendere la fetta di carne bella larga e finissima, la renderà anche incredibilmente morbida, tanto che non servirà nemmeno il coltello per tagliarla.

L’impanatura è quella classica di uovo e pangrattato e la frittura va fatta nel burro fuso o nello strutto. Non servono lunghe cotture, ma solo rendere croccante da entrambi i lati la vostra Schnitzel. Viste le dimensioni, è consigliabile utilizzare una padella larga in modo da  effettuare una cottura omogenea. Ma non esiste una Schnitzel perfetta se non è accompagnata da un’insalata tiepida di patate. Per farla prendete i tuberi, pelateli e tagliateli a fette larghe e sottili. Nel frattempo fate rosolare dello speck a dadini e o della pancetta affumicata in una padella con del burro. Aggiungete le patate e procedete nella cottura aggiungendo poco alla volta del brodo vegetale o dell’acqua calda, come se si facesse un risotto. A metà cottura aggiungete un giro di aceto di vino, sale e pepe. Procedete fino a quando le patate si saranno ammorbidite ma non sfaldate. Lasciate intiepidire e servite insieme alla vostra Schnitzel croccantissima. Le quantità dipendono esclusivamente dalla vostra fame, ma c’è solo un cosa importantissima: che la Schnitzel sia il più larga e fine possibile!