Carpaccio di cetriolo
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Anonymous
C’era una volta un cetriolo che da grande voleva diventare qualcuno, magari una ricetta di alta cucina…
Allora studiò il francese, e un bel giorno scoprì la parola cruditè. E fu in quel momento che capì qual’era la sua vera vocazione, non quella di finire in un barattolo insieme agli altri sottaceti, ma diventare un piatto per palati più raffinati.
Ed è così che vogliamo ricordarlo:
Affettato in rotelle sottili, adagiato su un piatto da portata, condito con olio, scaglie di grana e qualche cubetto di zenzero. Sopra a tutto un pizzico di sale e una decorazione di sciroppo di aceto balsamico.
Morale della favola: meglio un carpaccio oggi che un sottaceto domani!